Protesi Malari

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L’aumento di volume della regione malare (zigomi) gioca un ruolo non trascurabile nell’ armonizzare o ringiovanire il terzo medio del viso. Tra le varie possibilità esiste la malaroplastica con protesi, che prevede l’utilizzo di protesi in silicone o altro materiale non assorbibile direttamente nella sede anatomica più naturale, cioè a contatto con l’osso malare. La disponibilità di protesi di varie forme e misure rende possibile una scelta molto “personalizzata” fino ad arrivare, eventualmente, a “scolpire” la protesi più adatta alla persona direttamente da parte del chirurgo.
Questa metodica è consigliata in pazienti che desiderano un aumento di volume in regione malare (zigomi) che sia definitivo, magari dopo un periodo di “prova” con fillers.
L’utilizzo di protesi consente di ottenere risultati stabili nel tempo, con un’ ottima simmetria e naturalezza al tatto. Si ottiene in questo modo anche una redistribuzione dei tessuti del terzo medio del viso con un certo grado di “effetto lifting”.

ANESTESIA
Si può effettuare in anestesia locale o in sedazione.

PRE-OPERATORIO 
Profilassi antibiotico. Accurata detersione del cavo orale. Antiedemigeni tipo arnica.

TECNICA
Attraverso due incisioni, di solito all’interno del cavo orale, si preparano gli alloggiamenti sottoperiostei (a contatto con l’osso) per le protesi malari. Le protesi vengono posizionate e, all’ occorrenza, fissate all’osso sottostante con microviti. Le incisioni mucose sono poi accuratamente suturate con punti riassorbibili.

DEGENZA
Normalmente l’intervento viene eseguito in day hospital.

POST-OPERATORIO
Analgesici al bisogno. Risciacqui del cavo orale con soluzioni disinfettanti (clorexidina) per alcuni giorni. Antibiotico profilassi peri-operatoria. Evitare traumi nei primi giorni.
Antiedemigeni tipo arnica o farmaci steroidei.
Possibili rischi e complicanze sono l’esposizione della protesi e/o infezione, in questi casi può essere difficile debellare il processo infettivo e talvolta bisogna rimuovere, temporaneamente, l’ impianto.
Malposizionamenti sono piuttosto rari, soprattutto se si fissano le protesi con microviti.